Chirurgia per l’ingrandimento del pene – Domande frequenti

1. Che cos’è l’intervento di ingrandimento del pene?
L’ingrossamento del pene (penoplastica o falloplastica) comprende tecniche chirurgiche e non chirurgiche volte ad aumentarne la lunghezza, la circonferenza o entrambe. I metodi possono prevedere il trasferimento di grasso, filler dermici, rilascio di legamenti o impianti chirurgici.

2. Chi è un buon candidato?

Uomini insoddisfatti delle dimensioni del pene e alla ricerca di un miglioramento estetico
Soggetti in buona salute generale e non fumatori
Pazienti con aspettative realistiche, consapevoli che i miglioramenti sono moderati, non estremi.

3. Quali sono le tecniche disponibili?

Trasferimento di grasso (lipofilling): Il grasso del corpo del paziente viene iniettato nel pene per aumentarne la circonferenza.
Filler dermici: L’acido ialuronico o altri filler migliorano temporaneamente la circonferenza.
Rilascio del legamento sospensore: Aumenta la lunghezza flaccida, ma la variazione della lunghezza in erezione è limitata.
Impianti penieni: Utilizzati principalmente per la disfunzione erettile, a volte adattati per l’ingrandimento cosmetico

4. Quanto dura l’intervento?
A seconda della tecnica, l’intervento dura solitamente 1-3 ore.

5. Quanto dura il recupero?

Le attività leggere possono essere riprese in 3-7 giorni
Evita l’attività sessuale e l’esercizio fisico intenso per 4-6 settimane.
Il gonfiore può durare diverse settimane

6. Quando vedrò i risultati?
I risultati sono immediati ma continuano a migliorare man mano che il gonfiore diminuisce, stabilizzandosi in genere in 2-3 mesi.

7. I risultati sono permanenti?

Trasferimento di grasso: Parzialmente permanente, in quanto una parte del grasso può essere riassorbita.
Riempitivi: Temporanei, della durata di 12-24 mesi
Rilascio del legamento: Permanente ma influisce sulla lunghezza flaccida più che su quella eretta
Impianti: Durano a lungo ma comportano rischi maggiori

8. Quali sono i rischi?
Le possibili complicazioni includono infezioni, cicatrici, asimmetrie, assorbimento del grasso, perdita di sensibilità, problemi erettili o insoddisfazione per i risultati estetici.

9. Ci saranno cicatrici visibili?
Le cicatrici sono solitamente piccole e posizionate in modo discreto, spesso nascoste nella regione pubica.

10. L’allungamento del pene può essere combinato con altre procedure?
Sì. Alcuni pazienti combinano l’allungamento con l’aumento della circonferenza (ad esempio, trasferimento di grasso + rilascio dei legamenti) per ottenere risultati più equilibrati.

Ulteriori domande frequenti per i pazienti che pianificano l’ingrandimento del pene all’estero (ad esempio, Istanbul)

A. Perché Istanbul è famosa per gli interventi di allungamento del pene?
Istanbul offre urologi e chirurghi plastici esperti, cliniche moderne, riservatezza e prezzi competitivi rispetto ai paesi occidentali.

B. Come scegliere una clinica affidabile all’estero?

Verifica la certificazione del chirurgo in urologia o chirurgia plastica.
Assicurati che la clinica sia accreditata e che segua gli standard di sicurezza internazionali.
Leggi le recensioni di pazienti verificati e chiedi i risultati prima/dopo

C. Le cliniche di Istanbul offrono pacchetti all-inclusive?
Sì. I pacchetti spesso includono:

Intervento chirurgico, anestesia e degenza in ospedale
Sistemazione in hotel
Trasferimenti dall’aeroporto e supporto di traduttori
Controlli post-operatori

D. Quanto tempo devo rimanere a Istanbul per la guarigione?
Si consiglia un soggiorno di 7-10 giorni per la guarigione iniziale e i controlli prima di tornare a casa.

E. È sicuro volare dopo un intervento di ingrandimento del pene?
Sì, una volta ottenuto il consenso del chirurgo, in genere 5-7 giorni dopo l’intervento. I pazienti devono muoversi regolarmente durante i voli per ridurre il rischio di coaguli.

F. E le cure successive al mio ritorno a casa?
La maggior parte delle cliniche fornisce istruzioni dettagliate per il post-operatorio e un’assistenza a distanza tramite videochiamate o e-mail.

G. Cosa devo mettere in valigia per un ricovero all’estero?